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DIBATTITO SULLE DICHIARAZIONI PROGRAMMATICHE
E’ terminato quasi alle 23,00 il Consiglio Regionale del Molise, tornato a riunirsi nel pomeriggio di ieri, 20 dicembre, per il dibattito sulle linee programmatiche esposte dal Presidente della Giunta Regionale del Molise, Michele Iorio, nella scorsa riunione di martedì 13 dicembre.
L’assemblea, presieduta dal Presidente Mario Pietracupa, prima di dare inizio ai lavori, ha ospitato il Prefetto di Campobasso, Stefano Trotta, che ha voluto formulare le espressioni augurali a tutti i consiglieri e riferire agli stessi il suo impegno in direzione della collettività molisana, impegno per il quale ha ricevuto i sentimenti di gratitudine sia da parte del Presidente della Regione, Iorio, che da parte del Presidente del Consiglio, Pietracupa.
Quest’ultimo ha affermato che la presenza del Prefetto in aula è stato un “evento straordinario e gradito”.
Nel corso della seduta è stato osservato anche un minuto di raccoglimento per la tragedia verificatasi nel mare di Termoli.
Poco prima delle 17,00 il Presidente Pietracupa, dopo alcune comunicazioni, tra cui quella relativa alla composizione dell’esecutivo con lettura delle deleghe assegnate ai singoli assessori, ha dato il via al dibattito che ha visto la partecipazione di quasi tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza.
Si è trattato di un dibattito ampio e approfondito che ha toccato tutte le linee espresse dal Governatore Iorio nel suo programma di governo.
Il primo consigliere iscritto a parlare è stato Gennaro Chierchia, eletto nella lista del partito socialista. Il suo è stato un intervento molto critico nei confronti del documento e del presidente Iorio, affermando, tra l’altro, di “essere una persona libera e senza padroni”.
Assenso alle dichiarazioni del Presidente è stato espresso dal consigliere dell’Udeur, Vincenzo Niro, che ha concluso con un invito a “dare impulso alle procedure per il nuovo Statuto”.
E’ stata la volta, quindi, di Paolo Di Laura Frattura, leader dell’opposizione, che ha sostenuto come “Affrontare in modo condiviso e partecipato il momento di grave difficoltà che stiamo vivendo, nel rispetto dei diversi ruoli, rappresenta il modo migliore per superarlo. Lavoro certo e stabile, merito, trasparenza, pari opportunità, lotta alla precarietà e per la legalità, concertazione e confronto costante – ha concluso – sono le parole d’ordine per il futuro del Molise”.
Dichiarazioni esaustive ed organiche le ha definite Antonio D’Aimmo di Grande Sud, sostenendo che c’è “grande attesa per quanto riguarda la reale programmazione così costruita ed articolata”.
Nell’ascoltare prima e rileggere poi le dichiarazioni programmatiche – ha detto Salvatore Ciocca della federazione della sinistra – “non posso fare a meno di rimarcare una profonda delusione che da neofita dell’ambiente e del ruolo diviene immediata dissonanza dal clima buonista che si vorrebbe dare a credere”.
Un “ programma di alto profilo” ha definito il documento Giuseppe Sabusco dell’UDC, che ha promesso un appoggio leale al governatore, chiedendo però una attenzione particolare, per i gravi problemi che affliggono l’ospedale “Cardarelli” di Campobasso per la Sanità, e per lo spopolamento.
Analizzando la situazione attuale, che vede il Molise esposto ai cambiamenti economici in atto, Danilo Leva del Partito Democratico, ha indicato l’urgenza di “una seria inversione di rotta nell’azione di governo”. Pur giudicando positivi i provvedimenti diretti alla riduzione dei costi della politica, Leva ha chiesto e proposto “che si faccia di più e si abbia più coraggio per affrontare nuove sfide”.
Giudizio positivo sul programma da parte del consigliere Lucio De Bernardo di Progetto Molise, che ha suggerito la scelta “indispensabile di ‘Fare Sistema’, attraverso un nuovo patto sociale, economico e politico che travalichi i limiti temporali della consiliatura”.
Ha puntato principalmente sulla sanità e sulle difficoltà che attanagliano l’ospedale “Cardarelli” di Campobasso, il consigliere Felice Di Donato di Alternativ@ Alleanza per l’Italia, che aveva approntato un documento di oltre sessanta pagine, la cui lettura è stata risparmiata all’aula. Di Donato, medico, condividendo le preoccupazioni di Giuseppe Sabusco, ha chiesto più attenzioni per l’ospedale più grande della regione.
Il capogruppo del Popolo della Libertà, Nicola Cavaliere, ha espresso soddisfazione per le linee programmatiche ritenendole “sobrie, concrete e realmente realizzabili in un contesto drammatico che ci vede chiamati, come classe politica, a dimostrare un grande senso di responsabilità oltre che una grande attenzione umana, professionale, morale e politica”.
Sulla tutela ambientale ha puntato Cosmo Tedeschi della lista Di Pietro- Italia dei Valori, soffermandosi su due aspetti: la difesa dall’inquinamento e sulla gestione dei cicli dei rifiuti. “Sono pronto a collaborare – ha detto – ma non per effettuare nomine come quella fatta per lo zuccherificio. Ci vogliono persone che hanno esperienza nel settore, persone che hanno rimesso in piedi aziende in crisi”.
Di “opposizione costruttiva e apertura di credito” – ha invece parlato Cristiano Di Pietro, sempre dell’Italia dei Valori – annunciando spirito propositivo e di voler collaborare per lo Statuto, per i tagli della politica, per il ridimensionamento delle consulenze.
“Il nostro sostegno non mancherà – ha detto Riccardo Tamburro dell’Adc - che ha auspicato la crescita e lo sviluppo della nostra Regione grazie ad una azione politica più incisiva rispetto al passato. Dobbiamo fare di più sul lavoro, sulle infrastrutture, sulla sanità etc.”.
Panoramica ad ampio raggio quella di Michele Petraroia del Partito Democratico che ha fatto distribuire ai consiglieri le linee programmatiche del 2001, sempre del Presidente Iorio, per un raffronto con quelle di oggi. La sua preoccupazione più grande è per l’emergenza lavoro, per l’occupazione giovanile, per la gestione delle vertenze, per la sanità e per tante altre problematiche. Ha auspicato, infine, un rapporto più intenso con i molisani nel mondo, appellandosi all’assessore delegato, Chieffo, al quale ha rivolto auguri di buon lavoro.
Prima della replica del presidente della Giunta, Michele Iorio, ha concluso gli interventi, Massimo Romano di Costruire Democrazia, auspicando un proposito, che è quello di un corretto rapporto tra Giunta e Consiglio. Anche lui ha toccato un po’ tutti i temi affermando che la legislatura “si apre in un momento particolare del Paese. Anche in questa legislatura svolgerò il mio ruolo critico, di antipatico, ma penso che rispetto a determinate cose occorre non tacere”.
Il vice presidente del consiglio, Francesco Totaro, che ha presieduto in sostituzione di Mario Pietracupa l’ultima parte della seduta, dopo aver dato la parola al presidente Iorio per la replica (vedi comunicato dell’ufficio stampa della Giunta Regionale), ha dichiarato chiusa la riunione preannunciando una nuova convocazione a domicilio dei consiglieri.
Campobasso, 21 dicembre 2011
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